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LA STORIA



Alfa Romeo nasceva in forma primitiva nel 1909 grazie all'intuzione di alcuni finanzieri lombardi che decidevano di rilevare ciò che rimaneva della fabbrica "Darracq".



Pochi sanno che Darraq produceva dapprima biciclette (Gladiator) e che nel 1896, il suo creatore (Pierre Alexandre Darracq) abbandonava tale produzione in favore delle automobili. La produzione di vetture, con motore a combustione interna, in partnership con opel (Opel Darracq), segnava l'inizio di numerosi successi, anche a livello sportivo ma quando l'azienda aprì le sue filiali in Italia (a Napoli e Milano) era già in forte declino (le auto darracq erano inadatte alle strade italiane). La società fu messa in liquidazione e le sedi furono rilevate dal Cavalier Ugo Stella.

La nuova ragione sociale era quasi un miracolo: "ALFA" come la prima lettera dell'alfabeto greco, quasi a scandire l'inizio di qualcosa di memorabile ma Alfa anche come una variabile matematica o, più semplicemente, "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili", appunto... qualcosa di unico!

La prima vettura Alfa venne alla luce nell'ottobre del 1910, fu interamente progettata dal tecnico Giuseppe Merosi , la 24HP a 4 cilindri di 4 litri, la cui velocità massima era di ben 100 Km/h ma soltanto quando Nicola Romeo, già proprietario della Sas Ing.Nicola Romeo & C, ufficializzava il suo ingresso in azienda nasceva ciò che ancora oggi chiamiamo ALFA ROMEO.

Il primo conflitto mondiale obbligò numerose aziende, tra cui Alfa Romeo, a venire incontro alle esigenze militari convertendo/adattando le proprie produzioni verso strumenti/apparati ad uso bellico come autocarri e motori dedicati.

Soltanto nel 1920-21 riprendeva la produzione delle auto e debuttava la Torpedo 20-30 HP ma furono anche gli anni di una forte crisi economica. La guerra aveva bloccato gli scambi commerciali e creato dei monopoli di approvvigionamento. La Banca Italiana deteneva un considerevole numero di azioni Alfa Romeo e i problemi iniziavano a gravare fortemente sul bilancio. Fortuna vuole che nel 1927, nonostante i numerosi problemi economici, il marchio destava sempre più interesse, anche a livello internazionale e addirittura negli USA. Questo ne impediva la chiusura ma non impediva, al suo presidente, Ing. Nicola Romeo, di uscire dall'azienda a causa di alcune incomprensioni generate dall'esigenza di attuare rilevanti modifiche che consentivano all'azienda di competere in quello che allora era il mercato dell'automobile.


Subito dopo, nel 1929, all'interno dell'azienda, nasceva la celebre Scuderia Ferrari, un reparto dedicato interamente alle corse e curato da Enzo Ferrari. Gli anni '30 furono un susseguirsi di successi in campo sportivo, tra i tanti piloti ricordiamo: Tazio Nuvolari, Giuseppe Campari, Gastone Brilli-Peri e Mario Umberto Baconin Borzacchini. In quegli anni, precisamente nel 1932, la società fu acquisita dall'IRI per sopperire alle difficoltà economiche sempre più pressanti. Tale operazione portò nuova liquidità e consentì all'azienda di competere meglio con la concorrenza. Le produzioni furono diversificate per settori (motori aeronautici, autobus, autocarri, corse).
 CONTINUA---> (Attualmente in costruzione)

 
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